MORTARA - La "vitalità" ha il colore verde. E' stata questa la scelta cromatica per l'iniziativa promossa venerdì scorso dall'ordine professionale degli psicologi, in occasione della Giornata mondiale dei diritti dell'infanzia e dell'adolescenza del 20 novembre. A raccogliere l'invito del Consiglio nazionale dell'ordine degli psicologi anche la scuola dell'infanzia "Regina Pacis" di San Pio X. "Abbiamo voluto fortemente far parte di questo evento a distanza - illustra l'educatrice dell'asilo mortarese Beatrice Ganguzza - perché crediamo che i diritti di bambine e bambine, ragazzi e ragazze, non debbano essere dimenticati o sottointesi, bensì celebrati". In questo periodo in cui la sfera educativa sta attraversando un momento particolarmente difficile, con didattica in presenza o a distanza che si alternano senza soluzione di continuità a colpi di Dpcm, il messaggio di speranza e ottimismo è stato veicolato venerdì sera al Regina Pacis attraverso le luci: le finestre dell'edificio di via Belvedere hanno diffuso il colore verde, scelto come simbolo per l'iniziativa. "La cooperativa Start - prosegue Beatrice Ganguzza - ha raccolto la proposta del Consiglio nazionale dell'ordine degli psicologi di illuminare un suo sito significativo con il colore verde, scelto perché richiama il concetto di vitalità. Abbiamo illuminato la scuola dell'infanzia Regina Pacis perché è la prima scuola del nostro gruppo e perché è la sede operativa della macchina che quotidianamente gestisce circa 1000 bambini impiegando oltre 200 assistenti ed educatori". Un gesto che non è passato inosservato: la luce verde ha puntato i riflettori su un anno scolastico particolarmente tormentato nel quale i bambini hanno dovuto rinunciare, anche solo in parte, al tempo della scuola, della socialità, dello sport, del gioco e del loro tempo libero. Ma oltre a quello della vitalità, il verde è anche il colore della speranza. Di poter tornare presto alla vita di sempre. Questo è l'augurio della scuola dell'infanzia "Regina Pacis", ma anche di tutto il mondo dell'educazione dei più piccoli in generale. Come potergli dare torto?Riccardo Carena